Casa di Dorothy – contro la violenza di genere

Dorothy è la giovane protagonista del “Mago di Oz”, che – indossando le famose scarpette rosse – affronta sfide e difficoltà per riuscire a tornare a casa.
Durante il percorso incontra alcuni amici che la aiuteranno a trovare la forza per affrontare le difficoltà e raggiungere il suo obiettivo.
Le “scarpe rosse” sono diventate a livello internazionale il simbolo della violenza sulle donne.

Nel 2009 il Consorzio Cascina Clarabella ha acquistato dal Comune di Iseo un immobile in disuso, in pessimo stato di conservazione e privo di impianti, adibito in anni passati ad abitazione del custode del cimitero. Il Consorzio si è impegnato a realizzare in tale immobile un progetto a valenza sociale concordato con il Comune stesso.
Nel 2014 si è creata una collaborazione tra il Consorzio Cascina Clarabella, la cooperativa sociale Diogene e l’Associazione Rete di Daphne. Quest’ultima è nata nel 2013 per promuovere una rete antiviolenza tra enti, associazioni, gruppi informali, singoli cittadini. I destinatari delle attività sono donne e minori esposti a minaccia di ogni forma di violenza.
Per un’associazione che si occupa di violenza di genere è essenziale poter disporre di unità abitative per permettere alle donne – spesso madri con figli – di interrompere la catena di violenza, offrire protezione e favorire il processo di autonomia grazie al sostegno di persone qualificate.

L’Associazione Rete di Daphne aveva un bisogno ed il know how, ma non aveva mezzi finanziari né la struttura necessaria per reperirli. Il Consorzio Cascina Clarabella aveva la proprietà dell’immobile ed ha messo a disposizione il proprio ufficio fund raising.
Il progetto di ristrutturazione è stato presentato a Fondazione Enel Cuore, che ha deciso di sostenerne parte del costo con un contributo a fondo perduto. Il Consorzio, una volta inaugurato l’immobile, l’ha messo a disposizione dell’Associazione in comodato d’uso gratuito e l’ufficio fund raising continua a sostenerne l’attività ricercando contributi a fondo perduto per il sostenimento dei costi di gestione.
Grazie a questo intervento sono stati realizzati 4 posti letto per ospitare donne e bambini, anche in regime di urgenza/protezione in collaborazione con il servizio di emergenza h24 della Rete Antiviolenza di Brescia.
Per ognuna delle donne ospitate si sono approntati progetti e interventi individuali e personalizzati con l’ausilio delle psicologhe. Alcune donne sono transitate per brevi periodi, ma ognuna ha trovato uno spazio accogliente, non giudicante, un sostegno psicologico, supporto, attenzioni e garanzia di mantenimento del lavoro in sicurezza.

Nel corso del 2017 – grazie ad un contributo dell’Otto x Mille della Tavola Valdese – è stato realizzato un progetto di ricerca per il monitoraggio del benessere psicologico e sociale a breve, medio e lungo termine.