Il “Club terapeutico” è una struttura collettiva che presenta un’identità specifica all’interno di una realtà psichiatrica. Il suo obiettivo principale è quello di affrontare il problema del rapporto fra operatori e pazienti: l’abbattimento dei ruoli al fine di uscire dai rapporti convenzionali e sostenere una relazione fra soggetti che condividono difficoltà, potenzialità e responsabilità.
La condivisione della funzione curante crea un luogo attento a non moltiplicare sentimenti di isolamento, sostiene l’eterogeneità come differenza e come rispetto della singolarità di ognuno.
Il Club si candida ad essere uno spazio di accoglienza e socializzazione, dove si esercita il sapere psichiatrico senza il potere psichiatrico.
Il suo funzionamento è democratico perché tutte le iniziative sono sottoposte al voto dell’assemblea e non ci sono imposizioni, ogni partecipante può aspirare ai ruoli di Presidente, Vice e Tesoriere. L’adesione e la permanenza nel Club sono libere e volontarie, l’unico obbligo che viene richiesto è il rispetto degli altri partecipanti e degli impegni assunti.
La funzione di accoglienza si esplica attraverso un clima aperto, tollerante e non giudicante.
Questo serve a contrastare l’inerzia, la cronicizzazione e l’isolamento, valorizzando l’individuo attraverso un’organizzazione che stimola le sue iniziative, lo aiuta a riscoprire le proprie capacità relazionali ed operative.
Il nostro Club dal 14 giugno 2007 si è costituito in forma di associazione. In occasione del decennale abbiamo aggiornato lo statuto e siamo diventati Associazione di Promozione Sociale (APS).